Nelle more della definizione del quadro giuridico a seguito delle ordinanze del Consiglio di Stato del 15 ottobre scorso, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy - con nota del 28/11/2024 - riscontrando apposita richiesta da parte di Unioncamere e aderendo al parere acquisito presso l’Avvocatura generale dello Stato, ha precisato che le pronunce cautelari rese dal TAR del Lazio prima e dal Consiglio di Stato poi, continuano a determinare la sospensione del termine per adempiere, e conseguentemente l’applicazione delle eventuali sanzioni da parte delle Camere di Commercio, nonché della possibilità di consultazione dei dati, per scongiurare il rischio di un irreparabile pregiudizio in ragione dell’ostensione dei dati personali presenti nel registro.