In Italia, le imprese guidate da donne al 31.12.2023 sono un milione e 325mila, per lo più concentrate nel settore dei servizi, meno nel settore primario e nell’industria, e una maggiore presenza “rosa” nel tessuto imprenditoriale del Mezzogiorno: a fonte di una media nazionale del 22,2%, nel Meridione le imprese femminili raggiungono il 23,6% del totale dell’area (oltre 442mila in termini assoluti), laddove nel Nord la corrispondente quota è del 20,5% (oltre 545mila). Basti pensare che il peso delle imprese rosa in Lombardia, la regione in cui le imprese sono maggiormente concentrate (quasi 182mila), è del 19,2% mentre in Basilicata, con solo 15.581 aziende rosa, è del 26,5%. Anche nel Centro le imprenditrici, risultando il 23,7% del tessuto imprenditoriale, hanno un peso superiore a quello medio nazionale (337mila imprese guidate da donne). La maggiore concentrazione di imprese femminili nel Sud del paese potrebbe risentire anche del fattore dell’autoimpiego, anche se negli anni il fare impresa femminile si sta trasformando, perché con il venir meno del gap di istruzione tra i due generi, l’avventura imprenditoriale è vista a tutti gli effetti di piena affermazione professionale e non solo come semplice auto-impiego.