Le camere di commercio e industria - così originariamente chiamate - furono istituite con R.D.L. 8 maggio 1924 n. 740 allo scopo di assolvere principalmente alle funzione di rilevazione dell'attività del commercio e dell'industria; altro compito specifico fu quello di trasmettere annualmente all'allora Ministero dell'economia nazionale una relazione sull'andamento della vita economica della provincia.
Le camere di Commercio ed industria con altri Enti locali furono incorporate in un unico ente, chiamato Consiglio Provinciale dell'Economia Corporativa, a seguito dell'approvazione della L. 18 aprile 1926 n. 731.
Successivamente, con R.D.L. 28 aprile 1937, n. 524 il Consiglio Provinciale dell'economia corporativa mutò denominazione in Consiglio provinciale delle corporazioni, conservando le medesime incombenze.
Il D.L. 792/66, attribuendo nuove funzioni agli enti, in particolare quelle relative all'artigianato, ha integrato la denominazione degli enti camerali.
Da qui l'attuale denominazione di Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.
A norma di legge le camere di commercio hanno personalità giuridica pubblica, e sono quindi enti di diritto pubblico, tale qualificazione è stata riconfermata dalla L. 29.12.1993 n. 580 "Riordinamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura".
La Camera di commercio di Lecce vanta una lunga storia e tradizione. L'antecedente storico è rappresentato dalla Società di agricoltura sorta con Decreto reale 10 marzo 1810 con competenza sull'intera Terra D'Otranto (che comprendeva allora le odierne province di Lecce Brindisi e Taranto). Dopo l'Unità, con r.d. del 16 ottobre 1862 n. 829, venne istituita la Camera di Commercio e Arti di Lecce il cui ambito territoriale era la provincia di Terra d'Otranto; da essa furono distaccate le province di Taranto (1923) e Brindisi (1927).